Paolo D’Ippolito, industrial design e comunicazione dal 1995, vive e lavora a Bassano del Grappa (Vicenza).

Fonda i suoi progetti sull’idea che insegue strenuamente, sostenendola con pulizia formale, tecnologie adeguate e, a volte, la complicità dell’ironia.
Predilige il lavoro di squadra e una relazione sinergica con le aziende. Con incursioni nella grafica, nel cinema, nella narrativa e nell’arte, le sue sono idee per una visione pluriespressiva del progetto.

Collabora con aziende dei settori dell’architettura e del design in Italia e in Giappone.
Attualmente è il responsabile comunicazione della Nicolli di Colceresa (VI), azienda di facciate continue e rivestimenti per l’architettura.
Ideatore e cofondatore, nel 2012, di Codice – collective design, gruppo di autoproduzione di oggetti di design con cui ha collaborato fino al 2017.
Ha insegnato storia del design su invito in vari istituti privati e pubblici, fondato Dovedesign (motore di ricerca di settore), e nel 2004 co-fondato AidA, gruppo di progettazione multidisciplinare.
Suoi prodotti e progetti sono stati esposti a Firenze, Vicenza, Francoforte, Tokio, Chicago, al Macef e al Salone del Mobile di Milano.
Si è laureato in architettura a Firenze con una tesi di ricerca sul design spagnolo degli anni Ottanta.

Collaborazioni

R.F. YamakawaDiego CrestaniBalducci DesignZad Italy, Caminetti MontegrappaNicolli srlHouserviceLeonardo Rossano architetto, Anna Maria Cardillo architetto, Francesco Draisci studio, Revolution music school, Paolo Cocco architetto, Gesa-Imatec, Fiuto Rama artista, Steelbagno, Soso by Soso, AidA, Holistica, Scuola di Danza San Bassiano, Six Italia, Terralink, Studio Busnardo e Fauda architetti.


Concorsi ed esposizioni

  • Source, self-made design, Firenze 2015 , 2016 (in collaborazione con Codice – collective design).
  • Eventi Fuorisalone in concomitanza con il Salone del Mobile di Milano, 2016, 2015, 2014 e 2013 (in collaborazione con Codice – collective design).
  • Fuorisalone:Non solo design – oggetti d’arte e oltre“, Milano 2014. Esposizione collettiva su invito dell’artista Fiuto Rama. Progetto e realizzazione di una libreria/mensola da parete direttamente ispirata al logo dell’artista.
    Artigiano: Castellan falegnameria artigiana, Bassano del Grappa (VI)
  • Corian 40/40, mostra internazionale itinerante: prima tappa Milano, 18-23 aprile 2007;
    New York, 19-22 maggio; Francoforte, 14-17 giugno; Oslo, 8-9 settembre; Londra, 20-3 settembre; Praga, 2-7 ottobre; Bordeaux, 18-21 ottobre; Parigi, 5-10 novembre; Barcellona, 3-21 dicembre (in collaborazione con Draisci Studio).
  • Japan Houseware Show: Tokyo 3-4 ottobre 2007, Stand R.F. Yamakawa Co. Ltd.
  • MACEF Milano, settembre 2000 con “QUATTRONDE” e “UNONDA”, appendiabiti da parete.
  • Salone del Mobile, Milano, 2000: “Carolina” sedia in tubolare d’acciaio (prototipo).
  • Menzione Speciale della Giuria al concorso internazionale “Spazio Design 1994: complementi d’arredo” indetto da Rusconi Editore e patrocinato dall’ADI in occasione del Salone del mobile di Milano, 1994 (In collaborazione con Anna Maria Cardillo).
  • Installazione alla “Rassegna delle opere di cento artisti per Sarajevo”, all’Istituto Degli Innocenti di Firenze, 1994 (in collaborazione con Anna Maria Cardillo e Daniela Colli), a cura di Rodolfo Lacquaniti.

Pubblicazioni

  • “Focus: le facciate vetrate d’ingresso” in “Kazakhstan Central Concert Hall” di Manfredi e Luca Nicoletti, monografia a cura di Elena Giussani, Gangemi Editore, 2011.
  • “I rivestimenti metallici: una scelta polivalente” in FRAMES – tecnologia dell’involucro, nr. 146, maggio-giugno 2010.
  • “Il passato nel design presente” in Architetti Taranto n. 10, giugno 1999 e in Design &… (ADToscana) n. 19, novembre 2000.
  • “Sulla tecnologia nel design” in Architetti Taranto n. 9, marzo 1999.
  • “Se potessi avere mille LIRAS al mese…” Dissertazione sul rapporto design-tecnologia e profilo della Liras srl di Schio (VI).
    In I.D.E.A., rivista di design on line, 1996.
  • “Zoom Ahead non è casuale” in Professione Architetto n. 1, gennaio/marzo 1994 e in Modo n. 157 giugno/luglio 1994.

Paolo D'Ippolito